Giungiamo quindi nel cuore dell’Abbazia: IL CHIOSTRO ROMANICO, superando l’arco di entrata, con la porta che un tempo permetteva ai monaci di separare le aree destinate anche ai forestieri dalla zona destinata esclusivamente ai religiosi. Il piano inferiore e’ costituito su tre lati da portici con poderose volte a crociera sostenute da robuste e basse colonne di pietra rosa locale. Fu costruito nel XIII secolo e vi si trovano la vecchia sagrestia ed il refettorio, dove i monaci consumano i pasti della giornata. Il pavimento dell’area centrale e’ formato da laterizi disposti a spina di pesce ed al centro si trova un’ara pagana, sulla quale sono ancora visibili i segni di antichi bassorielievi scolpiti. Il piano superiore e’ decorato da affreschi risalenti al XIII secolo ed e’ caratterizzato su un lato dall’elegante loggiato arrichito da 11 colonne che sorreggotto archetti a tutto sesto. Il lato settentrionale del portico, in comune con la navata destra della chiesa, e’ scandito da 3 alti ed ampi archi sorretti da pilastri quadrangolari. Il portale che conduce alla chiesa e’ decorato ai lati da due altorilievi di eta’ longobarda risalenti al IX secolo. A sinistra e’ raffigurato San Pietro che indossa una corta tunica e tiene in mano una croce, simbolo del martirio, e l’enorme chiave del paradiso. A destra c’e’ invece San Paolo con una tunica piu’lunga ed i calzari, ha una folta barba e tiene in mano una spada.
Non dimenticate di visitare la SALA LETTURA al piano superiore del chiostro, dove una parete e’ decorata con un grande affresco raffigurante San Francesco, che per una volta possiamo datare a pochi anni fa. All’Abbazia infatti venne girato il film “Marcellino Pane e Vino”, ambientato appunto in un monastero ed il dipinto realizzato per una scena venne lasciato al termine delle riprese a decorare la ben piu’ antica parete della sala.