I longobardi tornano nel loro passato

La prima “Valnerina longobarda” toglie le tende stamane all’Abbazia San Pietro in Valle… 
I guerrieri longobardi con le loro corazze, le loro armature, lance e spade tornano nel loro passato e l’Abbazia che per tre giorni è stata al centro dell’attenzione ritorna nel suo splendido e silenzioso misticismo.

Tutto è cominciato tre giorni fa quando alla presenza delle autorità, storici, studiosi, critici e giornalisti la manifestazione ha avuto la sua presentazione ufficiale nella chiesa abbaziale.
Il buffet a seguire è stato un tripudio di sapori quasi dimenticati che ha deliziato i palati dei numerosissimi partecipanti giunti da vicino e da lontano.
La prima nottata in accampamento non è stata semplice perchè la pioggia ha messo alla prova anche la rude resistenza dei giovani longobardi… ma sabato e domenica il sole ha accompagnato ogni evento: dagli spettacoli di scherma all’addestramento degli armati, all’adunata della guarnigione!

La Chiesa ha esaltato con la sua acustica gli splendidi concertini con arpa e lira.
I visitatori hanno potuto avere un “cicerone” eccezionalmente preparato che li ha portati alla scoperta degli innumerevoli e pregevolissimi tesori che la chiesa di San Pietro in Valle custodisce al riparo della folla… segretamente… solo per intenditori e per gli animi più attenti e sensibili.

Ora torna la pace. Torna il silenzio. Le ore scorreranno come sempre lente ma dense di significato. Ci mancherà questo gioiso movimento di armigeri, guerrieri, personaggi storici che ha colorato ed animato questi luoghi!
L’appuntamento è per il prossimo anno quando i longobardi torneranno ancora qui ad accamparsi ed esercitarsi, a lucidare con cura le loro armature, a sfidarsi in accesi duelli, a bere il vino dal corno di notte scaldati dal fuoco scoppiettante e vivace.

Gli eventi in Abbazia tuttavia proseguono: l’appuntamento è per il concerto finale di “Parco in Musica“ a cura dell’Accademia Hermanss che il 26 agosto regalerà ancora emozioni e risveglierà solo per una sera l’Abbazia dal suo dolce torpore!